Sono spesso affascinato dalle piccole cose che mi circondano, le osservo attentamente; passo spesso per distratto, per quella gente che nulla nota delle cose meravigliose intorno a sè.
Fotografare è come disegnare con la luce: quella luce che si riflette, filtra, disegna, crea ombre, oscura e illumina, così dura o morbida, tutto e niente a seconda di chi la sa vedere.
Il passare del tempo muta profondamente cose, oggetti o persone; un semplice click e la magia avviene nuovamente, il tempo viene fermato in quel preciso istante. L'immagine testimonia il
cambiamento nel tempo che inesorabilmente trascorre, diventando cosi un ricordo che sa dare emozioni, a volte positive altre negative, ma che comunque suscita sensazioni forti.
Si dice che non esistano cattivi soggetti ma solo cattivi fotografi: niente di più vero. Spesso gli scatti più emozionanti avvengono nei posti comuni, dove si passa ogni giorno, nei luoghi che vediamo abitualmente, che per fretta, stress da vita moderna, o qualsiasi altra scusa vogliamo dare, fanno sì che non ci si fermi ad osservare.  
Mi piacerebbe che, almeno una sola volta, la gente provasse ad accorgersi delle cose che comunemente la circondano, anziché rimanere sorpresa quando qualcuno gliele fa notare attraverso uno scatto, perchè ognuno di noi vede la stessa cosa in mille modi diversi e la fotografia è far conoscere agli altri il nostro modo di vederle.
In ognuno di noi c'è un potenziale fotografo: la tecnica si impara, il modo di vedere le cose è personale e diverso da una persona all'altra.
Io credo che questa sia una forma espressiva quanto lo scrivere o il raccontare; chi riesce meglio ad esprimersi in un modo, chi in un altro, e questo è il mondo.......come io lo vedo.......